Capua, una passeggiata con Pier delle Vigne e Federico II
-Capua si prepara alle celebrazioni dantesche previste in occasione dei Settecento anni dalla morte del Sommo Poeta. L’appuntamento è per domenica 31 ottobre, a partire dalle 9.30, con la visita guidata per il centro storico: una vera e propria passeggiata con Pier delle Vigne e Federico II di Svevia. A promuovere l’iniziativa è il Touring Club Italiano/Aperti per Voi – Sezione di Capua che ha inteso valorizzare, ancora una volta, il ricco patrimonio monumentale e culturale della cittadina sul Volturno narrando la vicenda umana e storica di Pier delle Vigne, grande politico di età medievale ricordato da Dante Alighieri nel XIII Canto dell’Inferno. Giurista originario di Capua, nel 1221 venne accolto come notaio alla corte di Federico II fino a diventare uno dei personaggi più importanti ricoprendo l’incarico di consigliere e partecipando all’elaborazione delle Costituzioni di Melfi (1231). Nel 1246, venne nominato protonotaro e logoteta del regno di Sicilia, posizioni che gli consentirono di acquisire un enorme potere politico. Successivamente cadde in disgrazia per ragioni ignote, anche se è ipotesi condivisa da molti studiosi che fu vittima di una congiura indetta da alcuni cortigiani. Nel 1249, venne imprigionato dal sovrano con l’accusa di tradimento. Si uccise, forse a Pisa, dopo essere stato accecato con un ferro rovente. In vita era stato anche un fine letterato, componendo varie opere sia in volgare che in latino. Dante Alighieri lo collocò tra i suicidi del secondo girone del VII Cerchio dell’Inferno, inserendolo tra le anime imprigionate negli alberi di una selva. Il poeta lo incontra nel Canto XIII, quando Virgilio lo invita a strappare un ramo da uno degli alberi, fatto che provoca la fuoriuscita di sangue e i lamenti del dannato. Questi si palesa poi come il potente ministro di Federico II, caduto in disgrazia a causa dell’invidia dei cortigiani e per tale motivo ingiustamente accusato di tradimento. Pier delle Vigne dichiara poi la propria innocenza, pregando Dante di riabilitare la propria fama nel mondo. Ad illustrare i monumenti del centro, eretti al tempo di Federico II di Svevia, ci saranno gli storici dell’arte del posto accompagnati da alcuni studenti in abiti d’epoca del locale Liceo Garofano. La manifestazione si concluderà presso la Sala Liani del Museo Provinciale Campano con la recita del XIII Canto dell’Inferno e con l’assegnazione simbolica della cittadinanza onoraria capuana a Dante Alighieri.
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