Sergio Rubini regista, le curiosità e le sorprese sul set a Capua
– In un’insolita serata di inizio febbraio, complice il quasi tiepido clima di fuori stagione e il cielo stellato, Capua si è vestita da “set cinematografico” per le riprese del nuovo film di Sergio Rubini dedicato ai fratelli De Filippo. I cittadini si sono trovati immersi in una dimensione onirica che li ha poi catapultati indietro nel tempo, di oltre cent’anni.
Operatori, macchinisti, costumisti, allestimenti di ogni sorta e suppellettili di vario genere: tutti elementi che hanno trasformato il volto del centro storico capuano, il cui assetto urbano e architettonico tanto ricorda quello della Napoli che fu. Quale ambientazione migliore poteva scegliere Rubini per la sua nuova opera cinematografica, se non Capua, le sue chiese, i suoi palazzi e i suoi vicoli così segnati dal tempo. I cittadini incuriositi si sono affacciati, in presenza e a distanza, sui vari set per assistere ai primi ciak della serata, ma soprattutto per identificarvi i protagonisti e gli spazi deputati alle riprese.
“Nel portone dove è attualmente sito l’ufficio anagrafe hanno ricostruito il teatro dove Scarpetta teneva le lezioni ai giovani che frequentavano i corsi. Tra loro i fratelli De Filippo”, giunge a caldo il commento della dottoressa Giuliana Ruggiero dopo aver visto le prime immagini circolare. Le notizie e le foto riguardanti i diversi momenti della regia corrono alla velocità di un nanosecondo attraverso whatsapp e c’è chi partecipa all’evento, con lo stesso entusiasmo, pur stando lontano dallo stesso set. Tra i fan più attivi c’è anche Annamaria Troili, del TCI Capua, che ringrazia tutti per le foto che riceve sul suo cellulare e che le consentono di riconoscere alcuni ambienti comunali, chiedendosi, inoltre, se sono gli stessi spazi già utilizzati per le riprese della serie tv “Il commissario Ricciardi“.
Ed è la volta di Marco Palasciano, presidente dell’Accademia Palasciania, che nell’andare a “curiosare” tra set e attori in costume si è trovato in un’interessante conversazione intavolata con il vicesindaco di Capua Pasquale Frattasi e un signore della produzione. Dalle stelle del cinema all’astronomia, il loro dibattito è poi ruotato intorno alla figura di Copernico e ai rapporti con gli arcivescovi capuani Schoenberg e Bellarmino. Incuriosito, l’ignoto signore della produzione ha poi chiesto a Palasciano delucidazioni in merito alla storica chiesa della Maddalena e alle sue singolari frequentazioni. Solo dopo ulteriori scambi di battute, di indirizzi mail e di altri e serrati confronti culturali, il nostro Palasciano ha compreso che l’oscura figura altro non era che Agostino Saccà, già direttore generale di Rai Fiction, restando così piacevolmente stupito, in un’insolita serata capuana dove protagonisti sono stati gli “astri” intesi in tutti i sensi.
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