Vigilia a Caserta, brindisi dei ritornanti all’ombra della Reggia
– Loro sono a piazza Dante, quella che a Caserta familiarmente chiamano Margherita, in onore della regina e a dispetto del sommo poeta. Loro sono Peppe Servillo e Peppe D’Argenzio. Era la fine degli anni Settanta quando insieme con quelli che sarebbero diventati gli altri componenti degli Avion Travel si incontravano in prossimità dei Quattro Palazzi e tra una chiacchiera e l’altra ponevano le basi di quella che è stata ed è tuttora una grande avventura musicale. Ma non sono solo loro due i “ritornanti” in città in occasione della lunga giornata della vigilia di Natale, fatta di brindisi, aperitivi, incontri, auguri, baci & abbracci. Ecco comparire anche Valerio Piccolo, il musicista casertano che sta promuovendo il suo nuovo album americano “Adam and the animals”. All’incontro partecipa anche l’artista Arturo Casanova.
Caffè in Corso da Celestino
Il Christman Eve casertano è un party diffuso, è un last minute per i regali non ancora acquistati, ma è soprattutto è una festa che coinvolge tutte le generazioni. Si cammina tra una marea di persone tra corso Trieste, via Mazzini, via San Carlo, nelle stradine della Santella, nell’intero quadrilatero del Villaggio Torre. È una grande occasione per salutare gli amici di ogni giorno, ma anche per rivedere quelli che si incontrano una volta all’anno.
Tintinnano i bicchieri sul corso Trieste a Caserta, il prosecco vince ancora la sua partita tra le bollicine, ma avanzano i bianchi campani, fermi ma anche mossi. Lo sa bene Giacomo Serao che è punto di riferimento in materia di aperitivi e cocktail all’ombra della Reggia. E lo sa anche Gaetano Ciontoli, patron del coffee & burger street Barbeq. Così come lo sa un altro esperto del beverage, Celestino Sarnelli, con il suo Caffè in Corso. Si gustano per strada ciliegine di mozzarella di bufala, piccoli rustici, ma finalmente fa capolino anche il sushi dal nuovo gioiello Nippon, Caserta non può rimanere arretrata rispetto alla dinamiche gastronomiche universali. Ed è bello passare dall’international style ai sapori genuini della terra campana, con lo splendore dell’impiccato, il caciocavallo che cola sospeso sulla brace dall’Osteria Nunziatina di via Pollio, con quel grande chef che è Antonio Pisaniello. Il suo “eat up” può essere il simbolo della Vigilia.
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